Durvalumab perioperatorio per il cancro polmonare non-a-piccole cellule resecabile
L’immunoterapia neoadiuvante o adiuvante può migliorare gli esiti nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile.
I regimi perioperatori possono combinare i benefici di entrambi per migliorare gli esiti a lungo termine.
Sono stati assegnati in modo casuale pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule resecabile ( stadio da II a IIIB, stadio del linfonodo N2, secondo l'ottava edizione di AJCC Cancer Staging Manual ) a ricevere chemioterapia a base di Platino più Durvalumab ( Imfinzi ) oppure placebo somministrato per via endovenosa ogni 3 settimane per 4 cicli prima dell'intervento chirurgico, seguito da Durvalumab adiuvante o placebo per via endovenosa ogni 4 settimane per 12 cicli.
La randomizzazione è stata stratificata in base allo stadio della malattia ( II o III ) e all'espressione del ligando 1 di morte cellulare programmata ( PD-L1 ) ( maggiore o uguale a 1% o inferiore a 1% ).
Gli endpoint primari erano la sopravvivenza libera da eventi [ EFS ] ( definita come il tempo intercorso fino alla prima insorgenza di malattia progressiva che ha precluso l'intervento chirurgico o impedito il completamento dell'intervento, recidiva di malattia, valutata in cieco da una revisione centrale indipendente, o morte per qualsiasi causa ) e risposta patologica completa ( valutata a livello centrale ).
In totale 802 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Durvalumab ( 400 pazienti ) oppure placebo ( 402 pazienti ).
La durata della sopravvivenza libera da eventi è risultata significativamente più lunga con Durvalumab rispetto al placebo; l'hazard ratio ( HR ) stratificato per progressione della malattia, recidiva o morte è stato pari a 0.68 ( P=0.004 ) alla prima analisi ad interim.
All’analisi di riferimento a 12 mesi, la sopravvivenza libera da eventi è stata osservata nel 73.4% dei pazienti che hanno ricevuto Durvalumab, rispetto al 64.5% dei pazienti trattati con placebo.
L'incidenza della risposta patologica completa è risultata significativamente maggiore con Durvalumab rispetto al placebo ( 17.2% vs 4.3% all'analisi finale; differenza, 13.0 punti percentuali; P minore di 0.001 all'analisi ad interim dei dati provenienti da 402 pazienti ).
La sopravvivenza libera da eventi e il beneficio della risposta patologica completa sono stati osservati indipendentemente dallo stadio e dall’espressione di PD-L1.
Eventi avversi di grado massimo 3 o 4 si sono verificati nel 42.4% dei pazienti con Durvalumab e nel 43.2% con placebo.
I dati di 62 pazienti con alterazioni documentate di EGFR o ALK sono stati esclusi dalle analisi di efficacia nella popolazione intention-to-treat modificata ( mITT ).
Nei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule resecabile, Durvalumab perioperatorio più chemioterapia neoadiuvante è stato associato a una sopravvivenza libera da eventi e a una risposta patologica completa significativamente maggiori rispetto alla sola chemioterapia nel setting neoadiuvante, con un profilo di sicurezza coerente con i singoli agenti. ( Xagena2023 )
Heymach JV et al, N Engl J Med 2023; 389: 1672-1684
Pneumo2023 Onco2023 Chiru2023 Farma2023
Indietro
Altri articoli
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Sintilimab più chemioterapia per i pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso con mutazione di EGFR con progressione della malattia dopo terapia con inibitori della tirosina chinasi di EGFR: studio ORIENT-31
Nella prima analisi ad interim dello studio ORIENT-31, rispetto alla sola chemioterapia, Sintilimab più Bevacizumab biosimilare IBI305 più chemioterapia (...
Associazione della valutazione basata sull'apprendimento automatico dei linfociti infiltranti il tumore su immagini istologiche standard con gli esiti dell'immunoterapia nei pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule
Attualmente, i biomarcatori predittivi per la risposta alla terapia con inibitori del checkpoint immunitario ( ICI ) nel carcinoma polmonare...
Gavreto a base di Pralsetinib, un farmaco per il cancro al polmone: aumentato rischio di tubercolosi, soprattutto extrapolmonare
L’Agenzia Europea per i medicinali ( EMA ) e l’Agenzia Italiana del Farmaco ( AIFA ) hanno informato gli operatori...
Lorviqua basato su Lorlatinib come trattamento di prima linea per il cancro polmonare avanzato ALK-positivo. Approvato dalla Commissione Europea
La Commissione Europea ( CE ) ha concesso l'autorizzazione all'immissione in commercio per Lorviqua ( Lorlatinib, disponibile negli Stati Uniti...
Analisi post hoc dell'efficacia e della sicurezza intracranica di Lorlatinib nei pazienti con cancro polmonare non-a-piccole cellule avanzato positivo per ALK dallo studio CROWN
Lorlatinib ( Lorviqua ) ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto a Crizotinib ( Xalkori...
Efficacia e sicurezza di Nivolumab nei pazienti anziani con cancro polmonare pretrattato
Nivolumab ( Opdivo ) è un farmaco immunoterapico anti-PD1 approvato per i pazienti con cancro al polmone non-a-piccole cellule (...
Pembrolizumab più Ipilimumab o placebo per il cancro polmonare non-a-piccole cellule metastatico con punteggio TPS per l’espressione di PD-L1 maggiore o uguale al 50%: studio KEYNOTE-598
La monoterapia con Pembrolizumab ( Keytruda ) è la terapia standard di prima linea per il tumore al polmone non-a-piccole...
Sintilimab più chemioterapia con Pemetrexed e Platino ha esteso la sopravvivenza senza progressione nel cancro polmonare non-a-piccole cellule con malattia localmente avanzata o metastatica e senza mutazioni di EGFR o ALK
Una analisi ad interim dello studio ORIENT-11 ha mostrato che l'aggiunta di Sintilimab ( Tyvyt ) alla chemioterapia con Pemetrexed...